Per l’azienda di Valdobbiadene è un traguardo e un inizio di un nuovo percorso di valorizzazione della viticoltura di nicchia.
La qualità non passa solo attraverso i circuiti di grandi produttori e consorzi. Lo sa bene l’azienda Agricola Cepol che ha annunciato l’ingresso in FIVI per raggiungere con più determinazione l’obiettivo che accomuna l’associazione e l’azienda: mettere al centro il vignaiolo, inteso come figura che rappresenta l’intera filiera, dal profondo legame con il territorio, di cui si sente custode, fino al bicchiere.
“Per noi si tratta sì di un traguardo raggiunto, ma soprattutto di iniziare un percorso nuovo per esprimere al meglio la nostra filosofia di piccoli produttori ed esplorare nuovi contesti e mercati – spiega Sara De Conto, responsabile commerciale di Cepol – La nostra azienda ha rispettato i criteri di ammissione: abbiamo dimostrato di essere coltivatori e produttori diretti per tutta la filiera, di imbottigliare quasi tutto il raccolto a nostro nome, di praticare una viticoltura sostenibile fra le colline di Conegliano-Valdobbiadene, patrimonio Unesco, dove si trovano i nostri vigneti”. E siccome l’unione fa la forza, l’azienda agricola Cepol confida nel lavoro di squadra con FIVI anche per rappresentare questo tipo di viticoltura a livello istituzionale, auspicando una riduzione della burocrazia, più promozione delle buone pratiche in vigna e cantina e un rapporto equilibrato tra piccoli e grandi produttori all’interno dei Consorzi.